martedì 30 marzo 2010

lettera aperta a Beppe Grillo

Grazie Grillo. Chissà che dal Piemonte non possa partire l’unità ecologica dell’Italia


Caro Beppe

Sai che da anni siamo tuoi ammiratori e amiamo la tua genialità ecologica ( al 90%, perché talora un po’ ci marci). Del resto oggi e sempre più, le questioni ambientali sono fondamentali ed è difficile esserne sapienti, competenti e perfettamente coerenti nella vita, pubblica e privata.

Per molte cose sei paradigmatico ( in altre sei stato profetico; ma alcuni di noi qui in Emilia ancor prima di te)

Alle ultime elezioni regionali in Piemonte il tuo movimento ha favorito indirettamente l’elezione di Roberto Cota, salvandolo da quel 5% di ex democristiani che avrebbero fatto riconfermare l’antidemocristiana Mercedes Bresso, pur di andare contro la Lega, contro se stessi o chissà perché.

Sarebbe stato un vero peccato.

Ti garantiamo che Cota è un ottimo elemento, lo abbiamo conosciuto da vicino al Meeting di Rimini nell’agosto 2009, in un ambito di confronto e dialogo che costituisce un osservatorio umanistico italiano e mondiale garantito; in piccola parte anche politico.

Rallegriamoci quindi e impegnamoci tutti per la depurazione del fiume Po’ e degli affluenti di tutta la vallata. A proposito ti riconfermiamo l’invito a Piacenza per domenica 6 giugno 2010 alle 10 per lo “Sbarco in Lombardia” ( sembravi molto interessato nella tua visita elettorale del 15 marzo). Potrai servirti di imbarcazioni di vario genere, o meglio ancora attraversare il fiume a nuoto, novello Mao Tse Tung un po’ più liberale ( e possibilmente senza banda dei quattro).

Potresti anche essere pedina essenziale per la costituzione del Parco dell’Appennino emiliano-ligure, preconizzato da decenni dal dio dello Zovallo, Gian Franco Scognamiglio con altri nobili ambientalisti.

Sperando di rivederci presto ti saluto cordialmente anche a nome del comune amico Manfredi Saginario ( “petrelciniano”) e di tutta la sua banda nel ducato di Parma e Piacenza.

Carlo Mistraletti

Candidato piacentino alle elezioni regionali entro il PdL

(non eletto; con disappunto di quanti volevano allontanarlo dalla città)

lunedì 29 marzo 2010

Campagna elettorale pompata, reclamistica, ma talora con scorrettezze e favoritismi

Nell’occupazione di spazi, nella propaganda, nel preteso predominio pubblicitario

In campagna elettorale se ne sentono di tutti i colori. Ma molte affermazioni sono false o tendenziose. Non si dovrebbe esagerare. L’ avversario di Carlo Mistraletti, Andrea Pollastri ( slogan “a region veduta”) si sente sicuro di vincere.

In realtà è partito almeno 4 mesi prima di Mistraletti (“più verità sulla natura e sull’uomo”), ancor più di Renata Basini candidata dell’ultima ora, muta come un pesce ( qualità peraltro anche apprezzabile in una donna, specie ai nostri giorni). Essendosi poi venuta a creare una condizione “disincentivante” e imprigionante per il consigliere regionale uscente Luigi Francesconi ( “in regione solo leoni, vota Francesconi”), ritiratosi questo candidato favorito si per il talento ma che si sentiva boicottato, Pollastri ha buone probabilità di riuscita.

Ma a parte la propaganda martellante, sfrenata e molto costosa, non può dire ( scrivere) in un “santino”, con faccia provocatoria e un po’ beffarda che con lui vince tutto il PdL. Che invece come popolo potrebbe perderci. Ed anche come partito ne riceverebbe un danno se qualcuno cercasse di impossessarsene più per successo o tornaconto personale che per motivi comunitari. Fra i vari depliant o volantini, camaleontici per manipolare il cognome, anche un altro non pare per nulla corretto perchè, citando un cospicuo contributo del Governo per le frane, invita per questo a votare un particolare candidato!?! (Appropriazione indebita?!)

Se Pollastri è un “candidato di carta”, Mistraletti, a cui peraltro piace la carta, cercherà di essere un “candidato di gomma” ( pur consapevole di non poter mai raggiungere le vette andreottiane in materia), anche per non reagire troppo alle varie provocazioni, volute o casuali. Di queste forse potremo raccontare con più tranquillità, per diletto e per costrutto, dopo il 29 marzo, a regione eletta, non si sa come; ed a ragion veduta. Tanto più che l’impegno e il vero confronto politico verrà dopo le elezioni, per il loro significato e implicazioni anche di carattere nazionale ( vedi scelte energetiche e di salute pubblica).

A parte altre scaramucce, in molti ed anche alcuni cronisti sembrano rassegnati ,o assuefatti ( plagiarismo inconscio?) a questa pretesa di predominio di immagine e di reclam. Come esempio di piccole ingiustizie e disparità di trattamento, vediamo che anche nei giornali piacentini di oggi 25 marzo 2010, viene dato rilievo e foto con candidato, a emissario di non so quale ennesimo gruppo che viene a sostenere Pollastri, togliendo ogni spazio o almeno citazione all’intervento preciso e propositivo di Mistraletti su temi cruciali in occasione della conferenza stampa del sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia.

Che se poi, oltre a nani e ballerine, viene riportato che qualche donna si dice manda a salutare Pollastri, qualche altra, anche più prestante, manda a salutare Mistraletti, ma non si dice.

Se poi il primo può vantare il grintoso appoggio delle 5 ottime sorelle Stradiotti, già pedine essenziali nella prima elezione dell’avvocato sindaco Guidotti (UDC), il secondo vanta quello delle 5 famose sorelle Ricci Oddi, figlie del nobile chirurgo, partigiano e cacciatore Francesco.

PS. Nel resoconto dell’inaugurazione del corso sulla Sussidiarietà di martedì 23 sera, su Libertà del 24 marzo, non è stata pubblicata, per correttezza di par condicio, una bella foto di Giorgio Vittadini con l’ amico Carlo Mistraletti, entrambi trentennali aficionados del Meeting di Rimini.

( E neppure è stato riportato, forse per eccesso di zelo, che l’autore di altre due foto pubblicate sempre il 24 sul medesimo evento è Carlo Mistraletti!)

Alcune note e considerazioni...

Note biografiche

Coetaneo di R. Messner, L.Francesconi, M.Cacciari, Cisco Moia, Nanni Ruiu, Carlo Marcelletti, Sandro Molinari

Liceo classico Gioia, (con esaurimento nervoso l’ultimo anno, come di moda negli anni 60 in GS).

Laurea con lode in Medicina e chirurgia. Ha avuto la fortuna di frequentare grandi medici.

Medico ospedaliero per circa 30 anni in Medicina Generale, Rene artificiale, Gerontologia e Geriatria ( con rispettive specialità e Idoneità nazionale a Primario).

Direttore sanitario alle Terme di Bobbio. Fondatore della Rivista “Piacenza Medica, il nuovo Guglielmo da Salicato.

Poco contestatore nel ’68 a Parma, molto nel ’92-’94 per i concorsi ( e gli appalti) truccati a Piacenza e in Emilia Romagna (“culodromo”).

Promotore del 1° Convegno provinciale sulla natura e l’Ambiente.

Consigliere comunale a Piacenza nel 1980

Sport praticati: calcio, tennis, pallavolo, atletica, nuoto.

Attrici preferite: Senta Berger, Laura Antonelli, Manuela Arcuri, Barbara Chiappini

Libri preferiti: I Promessi Sposi, Candido, Elogio della follia, Arte nuova di vivere e di pensare di J.Guitton,,, “La puissance et la fragilitè” di Jean Hamburger, Exil di C.Demetrescu.

Tra le passioni: pesca, giornalismo, funghi, filosofia, fotografia

Motivazione alla candidatura:

Parte anche in sostituzione di Sabrina Fummi ( della quale non ha il fisico) ma ora anche di Luigi Francesconi ( del quale non ha i voti, a meno che in extremis…!)

Eliminare la corruzione e i favoritismi in vari campi ( ma sono proprio questi che ancor oggi- alla faccia delle dichiarazioni dei “piromani pompieri”- condizionano le assunzioni lavorative e le stesse candidature politiche), fonte di infiniti mali e conflitti funzionali e strutturali. Soprattutto limitazione della libertà, talento, passione e professionalità delle persone.

Occorre più moralità e sportività anche nei concorsi pubblici

1° obiettivo politico: Purificare l’aria a Piacenza, le acque del fiume Po’ e della Valle Padana in una sinergia delle 4 regioni Piemonte, Lombardia, Emilia, Liguria ( e in compagnia dei Veneti, che vanno studiati, perchè talora hanno un marcia in più). Educazione alla salute, Prevenzione primaria.

Chiarezza e caritas laica nei “valori non negoziabili” ( tra cuore e cervello)

sabato 27 marzo 2010

lettera aperta a Silvio Berlusconi

 

Caro Silvio

Se appena puoi, vieni a Piacenza anche in extremis prima del 28 marzo.

Da qui sicuramente partirà la liberazione dell’Emilia Romagna. In questa tornata o al massimo nella prossima

Anna Maria Bernini va benissimo.

E’ la prima  volta che, proprio a Piacenza, l’ottima e scattante nostra presidente si è fermata per un’ oretta dopo il comizio, ( nell’ultima  sua gloriosa visita del 23 marzo 2010), traendone sollievo e divertimento.

Se quel testone di Casini -  glielo abbiamo detto, amichevolmente, tante volte-  non avesse scelto il terzo inutile forno, questa volta in EmiliaRomagna il centro destra avrebbe sicuramente vinto .

Ora abbiamo solo buone probabilità, se la gente non sarà assenteista o rassegnata alla cappa partitocratrico clientelare della sinistra. Come ha osservato il nobile Gustavo Selva, entro il centro destra siamo persino cavallerescamente disposti a cedere un po’ di voti agli alleati leghisti ( brillante Calderoli da noi il 22 marzo) ma non ad essere dissanguati.

Se non puoi venire ci sentiamo dopo le elezioni, quando comincerà il vero duro confronto- scontro, regional nazionale.

Dobbiamo parlare, anche al di fuori degli schematismi e delle recite “teatrinali” della politica.

Il nostro conterraneo Pier Luigi Bersani al Meeting di Rimini si pronuncia sempre per un bipolarismo mite, e sembra anche sincero, ma poi in TV ricompare massimalista e postdipietrista ancor più che postcomunista.

Ricordo il tuo intervento al Meeting  nell’agosto 2002, avresti meritato ( per eloquio, passione, contenuto) un 9, mentre al buon Prodi due giorni dopo avremmo dato un 7. Alla conferenza stampa ricordo di averti fatto due domande su come vivere in forma e come resistere agli attacchi d’ogni genere, anche colpi bassi. Mi rispondesti gentilmente proponendomi di rivederci per continuare il colloquio. Gli eventi, continuano a superare ogni previsione ed hanno reso la materia sempre più interessante.

 

Cordialmente

Carlo Mistraletti

Medico ed ecologo- Candidato alle  regionali entro il PdL

 

PS. Dato che sembri amante del rischio (più o meno calcolato),  nella coraggiosa ipotesi

che tu volessi risposarti, tieni presente che anche Giulio Cesare si scelse la moglie, Calpurnia

 ( naturalmente quella “al di sopra di ogni sospetto” come si addiceva  alla moglie di Cesare) proprio qui a Piacenza! Città che piace.

Era anche saggia e telepatica, lo aveva avvisato di non andare in senato alle idi di marzo.

martedì 23 marzo 2010

Elezioni - Ecologia - Scelte Nucleari




Sinistra sclerotizzata e antigovernativa o è possibile un vero confronto?





Mi viene domandato come candidato alle elezioni regionali del 28-29 marzo, entro il Popolo della Libertà- qual è la mia posizione in materia di energia nucleare. Il quesito è molto interessante perché pesca nella scienza ( Fisica in primis), nell’ecologia, nella sanità e nella politica.



Per rispondere bisogna tener conto di molte variabili.



Propongo a Gian Luigi Boiardi e alla gentile Coronella che ha sollecitato una risposta a tutti i concorrenti, di indire un confronto pubblico fra i 3 candidati PD e i 3 candidati PdL ( o almeno 1 e 1, ad esempio Carini e il sottoscritto) per chiarire come stanno le cose, o almeno i termini della questione regionale e nazionale. Molti dicono che non si devono seguire posizioni ideologiche o preconcetti, ma poi fanno il contrario. E’ molto discutibile la monolitica litania antinucleare dei candidati di sinistra, riportata dai giornali piacentini di oggi 11 marzo 2010. Fatta salva la simpatia per le persone, dissento dall’approccio stereotipato e riduttivo; si ripete il ritornello “catabolico” del leader Bersani, che da anni dice che a Caorso bisogna “decommissionare”, abbattere ( e sbolognare il materiale radioattivo ai francesi; così stupidi!?), poi alla fine della dismissione ( che non finirà mai) si vedrà il da farsi. A qualcuno sembra di ritornare al confronto- scontro degli anni ’70, truccato e demagogico, ma che tanto ha danneggiato la ricerca scientifica e la Fisica italiana, ma altresi le ricadute applicative. Allora il coraggioso ing. Ippolito se ben ricordo si è fatto il carcere, anche grazie a personaggi che non avevano le mani molto pulite. L’Italia, che era all’avanguardia, rimase bloccata e sempre più dipendente, tuttavia:



  • dalla patria del comunismo ci hanno regalato l’incidente di Chernobyl nel 1986;

  • la Francia ci ha superato e ha costruito molte centrali atomiche anche ai nostri confini;

  • per noi e le nostre industrie l’energia è molto più costosa, faticosa, incerta.

( Mentre la Cina, che, con il libretto rosso di Mao, era additata come maestra anche di ambientalismo, non solo continua imperterrita a perseguitare e uccidere i dissidenti e i tibetani, non solo ci invade con prodotti contraffatti o velenosi, ma inquina se stessa e il mondo con esalazioni di ogni genere. E tutti sono comprensivi perché “ deve pure svilupparsi anche lei !?”)


Non si parla più nemmeno del “modello di sviluppo”, troppi politici di professione o aspiranti tali, ripetono concetti ambivalenti o evocazioni misteriose come “crescita”, “innovazione”, “energia per la vita”, “declino”, “globalizzazione”…senza chiarire nulla, o almeno praticare un minimo di onestà linguistica.


( Resta il problema se per prevalere alle elezioni occorra farsi una pubblicità martellante, anche se vuota)


Certo che il mondo microscopico e “nanometrico” è entusiasmante e pericoloso. Qualcuno tuttavia teme di più i rischi e le perversioni legate a interventi sul nucleo delle cellule del corpo umano ( nella linea somatica e in quella germinale) e la manipolazione della vita umana, che non i pericoli da interventi controllati sul nucleo di materiale fissile. Con il lungimirante ed “episcopale” Ersilio Tonini lo andiamo laicamente dicendo da molti anni.


Per non dilungarmi concludo con 4 punti:


- Propongo un confronto leale e registrato sia prima che dopo le elezioni, dato che chi è eletto dovrà essere confortato e si teme continuerà la disputa fra Stato e Regioni


- Ascoltiamo il parere di esperti e saggi, specie se anziani e disinteressati ( fra i molti fisici e ingegneri meritevoli di ascolto cito solo Renato Angelo Ricci per molti anni presidente della Soc. italiana di fisica, il piacentino bresciano Renzo Capra, che hanno posizioni molto chiare sul nucleare e su Caorso; come anche il docente pavese Adalberto Piazzoli, amico di Periti, che questa sera parlerà a San Nicolò. I candidati saranno disposti ad apprendere o hanno gia un credo dogmatico in proposito ?).


- Teniamo presente che un’occasione forse d’oro per Piacenza è poter impiantare a Caorso il modello “Ignitor” per la ricerca “avveniristica” sulla fusione. Cerchiamo di costruire con Bruno Coppi e soci- concordano diversi plasmologi- per sfruttare ciò che già abbiamo, anziché perdere tempo ed energie solo per abbattere e distruggere.


- Per rispondere perentoriamente alla domanda iniziale sarei portato ad applicare la legge del Bianchi ( Giorgio, repubblicano), ma affermare subito il contrario di quanto sostenuto dai “compagni” potrebbe sembrare polemica ed eccessiva semplificazione di una realtà complessa. Sperando di chiarire e diffondere il sapere per arrivare a soluzioni concrete e condivisibili in un “confronto aperto” e cavalleresco, siamo ben disposti, anzi desiderosi di dialogare con tutti.



Carlo Mistraletti

I veri socialisti e democratici votano Mistraletti

Replica politica alle strategie di Scarpa

Paiono conflittualizzanti le pretese nuovistiche di alcuni ex PSI ( vedi Libertà del 16 marzo 2010 a pag 12). Occorre meditare su chi è progressista, chi è retrivo e chi è oscillante tra massimalismo e riformismo. I socialisti più illuminati perchè appassionati idealmente e coerenti nei fatti, non votano certo chi fa una campagna elettorale plutocratica, consumistica o superinvasiva.

I riformisti autentici, oggi di spirito liberale, ed anche più prestanti, come Ferdinando Gianfardoni, Aldo Lanati e Remo Beretta ( per non parlare di Sisto Salotti, Bruno Villa e tanti altri) sostengono Carlo Mistraletti. Le mosse forse opportunistiche di Scarpa non meravigliano più di tanto. Gia in consiglio comunale negli anni ’80 ( sindaco Pareti, migliore da letterato oggi che da primo cittadino ieri), contrastava in modo ottuso e meccanico ogni proposta dell’ ecologo e internazionalista democristiano Mistraletti ( terribili e più ”nucleari” di Caorso furono ad esempio il confronto e le rispettive posizioni su Napoleon Duarte e i crimini in Salvador. In quei tempi il “democristiano” Duarte resisteva eroicamente negli scontri fra gli squadroni della morte di destra e il fronte Farabundo Martì, detto farabutto, di sinistra). Dopo anni “Federico” ha ammesso candidamente di non essere così ottuso o prevenuto come sembrava, ma di aver ricevuto l’ordine perentorio dai compagni di opporsi automaticamente e sistematicamente a quanto proponeva “Carlo”.

Ora, dopo che si è eclissato il leone della val Tidone Francesconi ( dove andrà, che farà?!), fa bene a sostenere Pollastri ( che - per ora - gli sembra in vantaggio. Quanti corrono in soccorso dei presuti vincitori!), ma non è corretto che si appropri del socialismo ( nè si atteggi a pedina importante nel PdL; basterebbe che non fosse un guastatore).

Non ci meravigliano i suoi calcoli o tornaconti ( o, per alcuni, “deliri socialisteggianti”), crediamo non riuscirà a mettere la zizzania da neofita della libertà.

Nessuno deve appropriarsi dei partiti per la propria elezione, per sistemarsi occupando una poltrona, così come per piazzare un parente stretto.

A livello locale e regionale prendiamo esempio dai 3 “nazionali” che, neanche a farlo apposta, venuti nei giorni scorsi a Piacenza in Sant’Ilario per il Popolo della Libertà, sono stati abbastanza equilibrati o solo leggermente simpatizzanti con qualcuno dei tre candidati piacentini alle elezioni regionali del 28-29 marzo 2010. La Russa verso Mistraletti, con dedica, rievocando la vita del comune amico Carlo Tassi e il grandioso funerale dell’agosto 1994. Giovanardi verso Pollastri, con citazione all’incontro con i coordinatori e crediamo visita al suo point privato. Lupi guardando con pubblica simpatia alla candidata Basini, forse per il suo candore o perché ultima arrivata.

C.M.